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Agriturismo Il Filo di Paglia Formaggio slow food liguria | formaggio di cabannina Formaggi a latte crudo

Formaggi a latte crudo

 

FORMAGGI DI VACCA CABANNINA (Presidio Slow Food): Un'esperienza stallata

 

L'Agriturismo Il Filo di Paglia produce formaggi a latte crudo proveniente da vacche Jersey, vacche Cabannine (Presidio Slow Food) ed incroci delle 2 razze.

 

 

La Cabannina rappresenta la razza bovina tipica dell'appennino ligure, sviluppatasi nel nostro territorio perché particolarmente adatta a resistere alle condizioni ambientali, ai ripidi pendii ed al nutrimento scarso tipico delle cime della nostra regione.

 

Se è vero che qualche decina di anni fa questo bovino aveva raggiunto circa 40.000 unità all'interno della nostra regione, recentemente ha anche rischiato l'estinzione, a causa della BASSA PRODUTTIVITA'.

 

Ora le mucche sono circa 400, in aumento.

 

Le nostre mucche si nutrono di sola erba e fieno e sono libere di stare all'aperto durante il giorno.

 

 

 

 

 

I vitelli rimangono a contatto con le mamme durante il giorno per i primi 6 mesi di vita, fino a che non hanno più strettamente bisogno del latte.

 

La sera chiudiamo le mucche nei box (separandole dai vitelli dopo i 2 mesi di vita) per poterci garantire la mungitura a mano della mattina.

 

Se sei interessato alla Cabannina ed al nostro metodo di allevamento, puoi trovare maggiori informazioni in QUESTA PAGINA.

 

 

I FORMAGGI DEL FILO DI PAGLIA

 

Nel laboratorio polifunzionale della nostra azienda agricola naturale produciamo formaggi con latte misto delle 2 razze che alleviamo o con latte di Vacca Cabannina in purezza, fra i quali si annoverano quelli tipici della tradizione ligure, in accordo col movimento Slow Food:

 

 

 

-la "Prescinseua di Cabannina", tipico formaggio fresco (tipo spalmabile) ligure a coagulazione prevalentemente acida. Il sapore è leggermente acido (anche se questo va a perdersi con la maturazione) e trova una grande versatilità nei piatti...dall'antipasto al dolce;

 

-la "Formaggetta de Cabannin-a", tipico formaggio ligure dal sapore equilibrato, a coagulazione prevalentemente presamica, mediamente umido e dalla struttura tenera, pronto già dopo 15 giorni ma stagionabile anche dai 40 giorni a più mesi per aumentare la complessità degli aromi. 

 

-"U CABANIN", tipico formaggio semi-stagionato (a partire dai 2 mesi), dalla struttura consistente e con presenza di occhiatura e dal sapore sapido e forte, con sentori di fieno, erba e nocciola.

 

-il "Sarasso di Cabannina", tipico prodotto caseario ligure che consiste in ricotta salata e stagionata. La superficie, prima di essere pulita, risulta coperta da muffe differenti a seconda della fase di stagionatura (giallo, blu, grigio) e gli aromi sono molto complessi, andando dall'erba fresca al sottobosco, dal tostato al sapido, dal piccante al minerale. La stagionatura va dai 20 giorni ai 6 mesi o più, con aromi crescenti.

 

 

Inoltre produciamo, con latte misto:
 
 

 

 

-la "Pepita della Val di Vara", una bella sfera di prescinseua, lasciata maturare per minimo 2 settimane, che perde l'acidità e forma una piacevole muffetta edibile sulla superficie.

 

-"U STRACCU", un piccolo formaggio cremoso, dolce e sapido, dalla forma quadrata, con presenza di muffa edibile (dal bianco al blu) sulla superficie, consumabile già dopo 20 giorni.

 

-la "PAVARINA", una formaggetta super cremosa, fatta con 2 innesti autoprodotti differenti, che donano una buona complessità aromatica, nonostante il formaggio si consumi fresco.

 

-"U SPUSSUN DE PAVEU", un formaggio semi-stagionato (almeno 2 mesi e mezzo) di forma quadrata, a crosta lavata, pasta compatta ed alto contenuto di umidità. Anche questo viene fatto con 2 innesti diversi, il che gli permette di sviluppare una bella occhiatura e aromi molto intensi.

 

-il "CARRO MAGNO", un formaggio stagionato (almeno 6 mesi), a pasta dura, dalla forma cilindrica (diametro e altezza simili) e dagli aromi intensi.

 

-l'"Erborinato del Filo di Paglia"; un grande forma di formaggio a pasta molle, con presenza di striature di muffa bianca e blu al suo interno. Sapore dolce e aromi intensi.

 


 

 

L'ESPERIENZA AL TAVOLO

 

I formaggi creati in azienda sono pensati per garantire un'esperienza sensoriale e gustativa nel RISTORANTE STALLATO, infatti è possibile trovarli in numerosi piatti ed in 3 selezioni: 

 

-una di CREMOSI nell'antipasto; 


-una TAVOLOZZA D'AUTORE come secondo (con degustazione di minimo 8 formaggi differenti); 

 

-una FINE-PASTO con un assaggio dei più aromatici.

 

 

 

 

 


 

 

COME FACCIAMO I FORMAGGI

 

Tutti i formaggi vengono prodotti:


-con LATTE CRUDO, senza pastorizzazione (in modo da preservare le vitamine, gli enzimi e la carica batterica sana del latte);


-senza utilizzo di fermenti industriali selezionati (fatta eccezione per lo yogurt e l'erborinato);


-con sola aggiunta di sale e utilizzo di LATTOINNESTO e/o SIEROINNESTO autoprodotti, in modo da garantire l'impronta aromatica del territorio.


L'autocontrollo è rigoroso e a norma di legge, infatti vengono effettuate con frequenza le analisi del latte per monitorare la carica batterica e le cellule somatiche. E ogni formaggio è dotato della propria scheda, in modo da garantire la tracciabilità in caso di difetti o in caso di esperimenti particolarmente ben riusciti...che in questo modo possono essere replicati.

 

 


 

 

COME CI SIAMO AVVICINATI AL MONDO DEL FORMAGGIO

 

Il primo ad essersi avvicinato per passione alle vacche cabannine è stato lo stesso chef, Marco Azaghi.

Dopo la vendita del suo ristorante sul mare decise di aprire un'azienda agricola naturale, insieme a sua moglie Francesca (innamorata da sempre del lavoro nell'orto) per fare in modo di essere ancora più responsabile degli ingredienti nel piatto.

 

I principi dovevano essere quelli dell'agricoltura biologica, biodinamica e della permacultura. Quindi zero utilizzo di chimica, rispetto per la terra e per ogni forma di vita, razionalità aziendale, biodiversità e comprensione delle leggi cosmiche per cercare di creare un equilibrio fra esigenze personali (in termini di fabbisogno alimentare ed economico) e tutela dell'ambiente.


Nel 2008 si apre l'azienda agricola e si iniziano a coltivare gli ortaggi,  poi arrivano le prime 2 vacche cabannine e infine si apre l'agriturismo.

 

 

 

SI INIZIA A FARE FORMAGGIO

 

Marco inizia a mungere a mano e a fare i primi esperimenti col latte crudo (ovvero non pastorizzato), ricercando sapori e profumi che solo i formaggi di certi alpeggi riescono a donare.

D'altronde le vacanze, per potersi chiamare tali, dovevano essere sempre in montagna; e non poteva mancare la visita in qualche caseificio in altura durante qualche passeggiata nel verde.

 

L'entusiasmo per alcuni formaggi strepitosi si alternava alla frustrazione per altri formaggi tendenti all'amaro o che si rovinavano stagionando.

 

Li chiamavamo "Formaggi Liberi" perché, a seconda delle condizioni ambientali e a variabili che sfuggivano alla nostra comprensione, facevano quello che volevano.

 

 

Il GUSTO dei formaggi che riuscivano bene faceva però capire che la MATERIA PRIMA era quella giusta e la strada per ottenere dei prodotti spettacolari era imboccata.

 

 

Il ragionamento era:

 

-"abbiamo una razza (la Cabannina) strepitosa, che produce latte qualitativamente alto e particolarmente adatto alla caseificazione

 

-facciamo fare alle mucche una vita invidiabile, sempre libere di camminare dove vogliono e di mangiare quello che desiderano;

 

-non le iper-alimentiamo, diamo loro solo fieno e non gli diamo antibiotici....

 

 

IL FORMAGGIO DEVE DIVENTARE UNA BOMBA!!

 

 

 

...e così è stato!

 

Piano piano Marco è riuscito, con l'esperienza maturata, a capire quali erano i procedimenti per ottenere un particolare tipo di formaggio.

 

Qualche libro l'ha aperto, ma a fatica. Lui ha sempre lavorato in cucina per curiosità ed intuizione...e lo stesso metodo l'ha applicato ai formaggi!

 

Giocava con i tagli della cagliata, i tempi di maturazione, l'umidità. Con risultati sempre degni di nota!

 

Nel tempo alcune cose sono cambiate. 

Ora di mucche ce ne sono 30 (22 sono cabannine, 1 è jersey e gli altri sono incroci), l'agriturismo funziona a pieno regime e abbiamo iniziato a dividere i ruoli.

 

 

 

IL PASSAGGIO DI CONSEGNE

 

L'esperienza di Marco è stata passata a Simone (ilcasaronaturopata su Instagram), il primogenito di Marco e Francesca, che ha sentito l'esigenza (testa più razionale) di partecipare anche a corsi professionalizzanti (per la degustazione con l'ONAF e per la tecnica con l'ACCADEMIA INTERNAZIONALE DELL'ARTE CASEARIA) al fine di comprendere appieno le variabili in gioco nel complicato mondo della caseificazione e di replicare i formaggi che venivano meglio.


La tecnica si è affinata, la produzione è aumentata e si è standardizzata ed abbiamo costruito una cantina apposta per i formaggi, con gestione delle temperature e dell'umidità a seconda dei prodotti che vogliamo ottenere.

 

La voglia di sperimentare e di garantire sapori e consistenze mai banali è rimasta la stessa. D'altronde la passione per il buon cibo è di casa!

 

VI ASPETTIAMO AL RISTORANTE STALLATO!!