Una piccola premessa.
Viviamo in un mondo dove è difficile farsi un’idea chiara rispetto a qualsiasi cosa, perché abbiamo accesso ad una montagna di informazioni, vere o non vere, soggettive o oggettive, scritte in buona fede o a scopo manipolatorio.
“Dove sta la verità?!?
SI TROVA TUTTO ED IL CONTRARIO DI TUTTO!
Ognuno propone la propria visione delle cose, spacciandola spesso come se fosse l’unica verità.
E noi ci ritroviamo nella confusione più totale!!
Ecco allora che l’autenticità diventa un valore sempre più prezioso, quasi un LUSSO.
Potremmo dire che autenticità vuol dire essere consapevoli della propria “verità” e, allo stesso tempo, essere capaci di manifestarla nel mondo.
(Agire per quello che si è).
L’autenticità ci permette di trovare una risposta alle nostre domande mettendo in connessione la nostra mente con il nostro cuore.
La persona autentica è quella persona che ti appare sincera quando parla, perché crede nelle parole che gli escono dalla bocca!
La sua vita rappresenta la manifestazione dei suoi valori, che porta avanti non per missione ma per naturale espressione di sè.
(Una persona di questo tipo merita il nostro rispetto, qualunque sia l’idea che ha del mondo).
Siamo consapevoli della visione riduttiva che possiamo avere del mondo. Ma questo non vuol dire che dobbiamo tenercela per noi! ANZI!!
Noi la nostra verità la vogliamo gridare al mondo intero!!
I punti sono ancora molti altri ma ci fermiamo qua.
Noi, nel nostro piccolo, abbiamo voluto sviluppare un PROGETTO che potesse dare espressione alle peculiarità e passioni di ogni membro della famiglia e che fosse, allo stesso tempo, completamente integrato nel proprio ambiente, e rispettoso dello stesso.
IL LUOGO
Prima di tutto abbiamo scelto una TERRA INCONTAMINATA.
L'ambientazione è quella del comune di Carro, uno delle aree a più elevata concentrazione boscosa della Liguria, situato nel biodistretto dell'Alta Val di Vara (50% di aziende bio sul territorio). 300 abitanti reali nel comune. Il nostro terreno è situato nella piccola località di Pavareto, un paesino arroccato su una collinetta che conta circa 5 residenti.
Il terreno iniziale e la casa qui a Pavareto erano dei nonni di Francesca e lei vi faceva le vacanze estive. Dopo la vendita del ristorante ha deciso insieme a Marco di trasferirsi qua per potersi coltivare da sè il proprio cibo (l'idea dell'agriturismo all'inizio non c'era) e per crescere nella natura l'ultimo dei 3 figli.
Poi, dopo si è venuta a creare la necessità di dover tornare a lavorare. Che fare? "Francesca rimane su e Marco torna a fare il cuoco giù al mare?".
Fu lì che nacque l'idea dell'agriturismo. Marco, di tornare a fare il cuoco per altri non ne aveva per niente voglia!
C'era però un problema: la casa, per errori notarili, non poteva diventare la sede dell'agriturismo.
Così si decise di creare un'altra struttura.
LA CASA
E quindi altra scelta: come fare la casa?
La volontà era quella di creare qualcosa che fosse il più sostenibile possibile e che alla fine della sua vita potesse essere smantellata e tornare idealmente nel terreno, senza creare un danno ambientale.
Fu così che, dopo aver girato per le varie fiere dedicate alla bioedilizia e dopo aver letto un articolo sulla rivista aam terranuova, nacque l'idea della CASA DI PAGLIA.
L'idea sembrava buona perché la struttura soddisfava pienamente 4 parametri: materiali locali, totalmente naturali e non derivanti dal petrolio, isolamento termico (e risparmio energetico), ottima traspirabilità (assenza di umidità e sensazione di benessere) e antisismicità.
Con non poche difficoltà ma altrettante soddisfazioni abbiamo così proceduto, inizialmente affiancati da una cooperativa edile, ad autocostruire la prima casa di paglia, argilla e legno della Liguria!!
Inoltre abbiamo arredato la casa utilizzando principalmente il mobilio del vecchio negozio di antiquariato e dei mobili presenti nel vecchio ristorante. Quindi 0 SPRECO e RECUPERO.
SODDISFARE IL PROPRIO FABBISOGNO
Naturalmente, nel frattempo portavamo avanti il lavoro di pulizia delle terre e iniziavamo a nutrirci degli ortaggi che coltivavamo.
Dopo la casa sono arrivati gli animali: prima 2 mucche (ora sono 25), poi le api, le galline, i conigli, le pecore,...
Il progetto di sostentamento del nostro FABBISOGNO ALIMENTARE continuava.
E anche quello di FABBISOGNO IDRICO ED ENERGETICO:
-abbiamo predisposto la raccolta dell'acqua piovana in vari damigioni ed in un laghetto naturale per poter irrigare i nostri campi;
-abbiamo messo i pannelli solari e fotovoltaici sui tetti delle case per poter produrre acqua calda ed elettricità;
-cuciniamo con una termocucina a legna che, mentre sviluppa calore per il cibo, scalda anche l'acqua presente in un "puffer" da 1000 litri.
RISPETTO PER GLI ANIMALI E PER LA TERRA
Con il tempo abbiamo ridimensionato la tipologia di animali presenti in azienda, arrivando a dedicarci solamente a mucche e api.
Il processo non è stato immediato.
Ci è voluto del tempo per capire che non andavamo d'accordo con il carattere delle pecore.
O che non eravamo in grado di proteggere le galline dalle volpi o dalle faine.
O che non eravamo abbastanza "forti" per togliere la vita ai conigli.
Ora nella nostra azienda vivono solo quegli animali con cui si è creato un certo feeling e che si sono meglio adattati a questo ambiente.
Il rispetto per gli animali che abbiamo è dato quindi, in primis, dal fatto che li amiamo.
Inoltre, le mucche sono libere di pascolare tutto il giorno, stando a contatto con i propri piccoli (che così possono ciucciare il latte per tutto il tempo di cui hanno bisogno).
Non subiscono trattamenti ormonali o antibioticoterapie.
E si nutrono solamente di quello che trovano al pascolo e di fieno, senza venire iperalimentate per "pompare" i loro muscoli.
Il loro letame viene accumulato durante l'anno e lasciato maturare.
Una volta all'anno viene poi sparso nei nostri campi ed il ciclo si chiude. Alla terra torna la fertilità di cui ha bisogno.
Ci teniamo a sottolineare questo perché il rapporto con gli orti è stato un pò travagliato negli anni.
Siamo sempre stati mossi dalla volontà di rispettare il più possibile la natura e la biodiversità.
Abbiamo letto libri di permacultura, di agricoltura biologica, biodinamica, naturale, non violenta e di ogni tipo.
Abbiamo provato a coltivare senza acqua, senza letame...alcune volte ci sono stati buoni risultati, altre volte i risultati sono stati disastrosi.
Quando si hanno estensioni abbastanza grandi bisogna iniziare a considerare anche la pratica, e non solo la teoria dei libri.
Adesso sicuramente non usiamo pesticidi, erbicidi o fertilizzanti chimici.
Però non ci rifiutiamo di concedere alla terra la vita che deriva dall'acqua e dal letame delle nostre mucche.
E i nostri ortaggi ringraziano!
RISPETTO PER NOI STESSI E PER IL CLIENTE
Uno dei cardini della nostra filosofia è sempre stato il rispetto per il cliente.
Francesca lo faceva prima nel suo negozio offrendo solo gioielli e mobili di antiquariato autentici a prezzi equi; Marco lo faceva nel suo ristorante proponendo solo materia prima di altissima qualità e pesce fresco di mare, senza fare ricarichi disonesti sullo stesso.
Poi abbiamo iniziato a coltivare le verdure (con metodo biologico...20 anni fa...quando a parlare di biologico erano in pochi) per il ristorante, perché volevamo garantire anche sugli ortaggi la stessa qualità che proponevano con il pesce.
A quei tempi non c'era sicuramente l'occasione per prendersi anche cura di sè.
C'erano i figli piccoli, i genitori malati, le rate del mutuo ed ogni tipo di difficoltà da superare quotidianamente.
Ma queste difficoltà non portavano comunque a voler scendere a compromessi, semplificandoci magari la vita, ma ingannando il cliente sulla qualità delle materie prime utilizzate nel ristorante.
Adesso la vita è cambiata completamente ma la filosofia che muove i nostri cuori è sempre la stessa: rispetto massimo per il cliente.
Ora con una novità.
Una cosa che abbiamo imparato negli anni, infatti, è che il rispetto per gli altri passa anche attraverso il rispetto per se stessi.
Quindi quello che offriamo adesso non è più solo un ideale o un valore morale...è diventato qualcosa di più...attraverso la nostra cucina, l'accoglienza ed i nostri vari servizi proponiamo il risultato di quello che è stato il percorso di conoscenza di noi stessi.
Ci concediamo qualche pausa in più e siamo pienamente consapevoli che quello che facciamo rappresenta quello che VOGLIAMO fare.
Non solo facciamo e offriamo quello in cui crediamo. Ma viviamo anche per esso. Quello che facciamo rappresenta il motore del nostro essere.
Così è per Marco, con le sue mucche, i suoi boschi, i suoi formaggi e la sua cucina.
Lo è per Francesca, con le sue piante ed i suoi fiori.
Lo è per Simone, con il suo amore per la vita in generale ed il suo voler aiutare gli altri a scoprire la propria autenticità.
Lo è per Sergio, con la sua passione per il vino naturale e le storie di chi lo produce.
Lo sarà per Paolo, quando, con i suoi tempi, capirà cosa vorrà fare della propria vita.
Possiamo sicuramente dire di essere fortunati a poter vivere ancorati alla nostra autenticità.
Possiamo anche dire di averlo un pò scelto...
Ti aspettiamo,
con la curiosità di conoscere un'altra anima in viaggio verso se stessa...
Famiglia Azaghi